Alessia De Filippo

“Due angeli custodi mi hanno aiutato ad accettare la mia nuova vita, ma soprattutto Me, portandomi alla laurea: il mio grande sogno.”

Nasco in una famiglia semplice.

Crescendo, le battaglie sono sempre più difficili: la patologia di papà; all’età di diciotto anni, mia mamma è volata in cielo con un cancro fulminante. Dopo tre anni arriva la Sclerosi Multipla. È entrata e ha devastato tutto. Mi ha fatto perdere la vista, la sensibilità degli arti. Mi ha catapultato sulla sedia a rotelle.

È stato difficilissimo all’inizio abituarmi a dover chiedere aiuto.
La difficoltà maggiore? Al rientro all’università. Chi prima ti conosceva come la ragazza agile, all’in piedi, ora ti vede seduta. Ti guarda con occhi diversi, dolorosi.
Ho capito che le persone sono diverse, non per i “problemi fisici”, ma perché ognuno di noi è speciale in qualcosa. All’Università andavo per intere giornate perché mi piaceva la compagnia del “Laboratorio H”, l’area dell’Università di Salerno a cui fanno riferimento i ragazzi con disabilità. Il personale del laboratorio ti aiuta negli spostamenti, nello studio e nella socializzazione. Ti senti parte di una famiglia.

Capii subito però che quello era un posto sicuro, dove eri tu la protagonista della tua vita. In quel periodo la SM, mi colpì violentemente la memoria, non ricordavo neanche il mio nome, perciò mi assegnarono due tutor, due angeli custodi. Mi hanno aiutato ad accettare la mia nuova vita, ma soprattutto Me; portandomi alla laurea: il mio grande sogno.

Aggiornamento 2020

Sono passati già due anni

 

Sono passati già due anni dalla premiazione di Erasmus+ Indire a Firenze come Role Model Resilienza. Quante cose sono cambiate. Oggi sono una Dottoressa Magistrale dell’Università di Siena, ho preso un Master all’Università di Roma TorVergata. Non posso non continuare ad essere felice ed orgogliosa del meraviglioso sostegno offertomi per i miei percorsi di studio. Il presidio dell’Ateneo senese, è tutt’oggi presente nella mia vita: sono la mia Big Family. Il premio mi ha cambiato la vita, mi ha dato una “targhetta”. Grazie ad esso ho avuto l’opportunità di creare eventi, partecipare a manifestazioni ed incontri di grande importanza,ma soprattutto mi ha portato alla redazione della mia tesi di laurea in Economia della Felicità.

Un anno fa circa, anche se solo per sette mesi, ho avutoil coraggio e la forza, con l’aiuto di otto giovanissimi ragazzi, di creare “Laecheln Sorridi Puoi”, un’associazione di promozione sociale, che nonostante la sua breve vita ha portato in piazza tante iniziative interessantie coinvolgenti. Purtroppo per vari problemi, Laecheln Sorridi Puoi APS, oggi non c’è più, ma è dentro ognuno di noi. Sulla mia pagina Facebook ho condiviso quasi tutto quello che abbiamo fatto e la diffusione che ne ha dato la stampa e i media.

 

Essere Role Model mi ha fatto diventare una persona migliore. Guardare le foto della premiazione, oggi, mi sembrano parte di un passato tanto lontano. Per il futuro? Beh, non ho molti obiettivi, a parte la serentià, prenderò ciò che verrà senza aspettative. Essere una testimone di questa iniziativa, anche nei prossimi anni, sarà per me occasione di confronto e di esperienze costruttive. Mi auguro che la resilienza sia parte di me sempre…

 

Leggi l’articolo su Epale “Alessia De Filippo. Diffondere la resilienza nonostante la sclerosi”