Dan Almajri Zaharadden

Dalla Nigeria, lo sbarco, la sopravvivenza. Oggi è un calciatore semiprofessionista.

Dan Almajri Zaharadden è nato in Nigeria il 16 agosto 2000, è arrivato da solo in Italia dal 2016 ed è stato accolto in una casa famiglia per minori del Protettorato S. Giuseppe di Roma, dove è cresciuto con gli educatori della coop. Auxilium. Con loro Dan Almajri Zaharadden, che gode di regolare permesso di soggiorno (protezione sussidiaria), ha imparato l’italiano, ha studiato conseguendo la licenza media, ha raggiunto la maggiore età e si è formato per affrontare la sua vita da adulto.

 

Oggi vive a Lecce, dove gioca con la squadra di calcio Grifone GialloVerde della Guardia di Finanza. Dan Almajri, infatti, è cresciuto calcisticamente a Roma grazie al progetto “Un altro calcio è possibile”, che la squadra di calcio della Guardia di Finanza porta avanti in collaborazione con la fondazione Terzo pilastro mediterraneo. Zahardden ha dimostrato fin dal suo arrivo una grande predisposizione allo sport e nella stagione 2018-19 già giocava in prima squadra (campionato di Eccellenza) distinguendosi nel Torneo delle Regioni 2019 e vincendo il premio di miglior giocatore. Quest’anno gioca a Lecce con la Deghi, diverse testate giornalistiche hanno notato il suo talento di attaccante e hanno parlato della sua storia.

 

Zahardden ha lasciato la Nigeria all’età di nove anni insieme alla mamma, dopo aver perso il padre in un incidente stradale. I due, dopo aver provato a ricostruire la propria vita in Algeria, si trasferiscono in Libia nel 2011, dove purtroppo lo stesso anno scoppia la guerra che porterà alla fine del regime di Gheddafi. Nel 2014, in un attentato vicino all’aeroporto di Tripoli, muore anche la mamma di Dan Almajri e il quattordicenne resta da solo. Il ragazzo ben presto si rende conto che la vita in Libia è impossibile e nel settembre 2016 riesce a imbarcarsi su un gommone e al termine di un viaggio drammatico sbarca in Italia.