“L’esperienza Erasmus a 80 anni mi ha reso un cittadino italiano e spagnolo allo stesso tempo. Mi ha reso un cittadino universale.”
“Ho lavorato 40 anni come notaio nella città di Valencia, appena raggiunta la pensione sono stato colpito da un infarto e ho dovuto sottopormi ad un’operazione complicata. Per me è stato come rinascere perché, nonostante i 4 bypass che mi hanno messo, ho recuperato abbastanza bene e mi è sembrato che la vita mi stesse dando una seconda opportunità, quindi ho deciso di iscrivermi alla Facoltà di Storia e Geografia di Valencia.
L’idea di partire per l’Erasmus me la dette un professore e io senza dubbi scelsi Verona; c’ero stato nel 1980 con la mia prima moglie e mi ero innamorato di quella città del Nord Italia.
Mi ha accompagnato la mia seconda moglie e per me sono stati cinque mesi indimenticabili, ancora oggi, a due anni dalla fine dell’esperienza, mi sento ancora ogni settimana con i miei compagni Erasmus. È andato tutto bene, la salute mi ha sostenuto e oggi mi sento un veronese in più, un italiano.
Gli studenti a Verona mi chiamavano Michele o Nonno Erasmus e mi invitavano alle feste; mia moglie acconsentiva che partecipassi ma dovevo tornare entro le una di notte, per non farla preoccupare. Durante i mesi in Erasmus ho anche insegnato spagnolo in quattro istituti secondari di Verona, come volontario. Nei bar e nei negozi mi riconoscevano, perché non è solito essere studente Erasmus a 80 anni. Sono stato così bene che ancora oggi mi sento un cittadino veronese. I miei amici di Valencia mi dicono che ho rinnegato la mia cittadinanza spagnola, ma non è assolutamente vero! Questa esperienza mi ha reso un cittadino italiano e spagnolo allo stesso tempo. Mi ha reso un cittadino universale.”
In questo momento sto terminando la laurea in Storia e Geografia, mi mancano 4 esami e penso di riuscire a concluderla nella primavera 2021.
Il prossimo ottobre sono stato invitato dall’Università di Verona a partecipare alla cerimonia di celebrazione della laurea come padrino della manifestazione. Spero di andarci, vorrei mettere la corona di alloro in testa, come i miei compagni italiani. Provengo da una famiglia molto umile e per diventare notaio sono stato aiutato in maniera gratuita da tante persone per studiare. Ho avuto degli ottimi formatori. Una volta diventato notaio e aver realizzato il mio studio, ho iniziato a formare giovani notai in maniera gratuita. A Verona durante la mia esperienza di formazione e studio sono stato sempre aiutato da tutti, compagni e professori. Se doni qualcosa poi ricevi sempre altrettanto…“Si das, siempre recibes”.