Luisa Lenta

Luisa Lenta

“In tempi difficili le comunità si stringono per aiutarsi e sostenersi a vicenda, in attesa di tempi migliori…e allora quale migliore comunità se non eTwinning per la scuola?”

Sono un’insegnante della scuola primaria nell’Istituto Comprensivo di Codogno (Lodi)
Prima del 21 Febbraio quasi nessuno avrebbe saputo indicare sulla mappa dove fosse Codogno! All’improvviso è diventato l’epicentro della Zona Rossa Covid-19, famoso e conosciuto in tutto il mondo. Le scuole sono state chiuse e da quel momento è iniziato il nostro lockdown e isolamento totale.
A scuola non eravamo assolutamente preparati a questo. Il bombardamento mediatico, le manifestazioni di affetto e di vicinanza dai tantissimi partner dei nostri progetti Erasmus ed eTwinning, uniti al desiderio di mantenere vivo lo stile di scuola attiva e connessa sono stati la “molla” che mi ha portata alla ideazione e creazione immediata di questo progetto.

Non siamo soli anche se siamo isolati.
In tempi difficili le comunità si stringono per aiutarsi e sostenersi a vicenda, in attesa di tempi migliori…e allora quale migliore comunità se non eTwinning?

THE RED ZONE: ISOLATED BUT CONNECTED!
Più di 50 insegnanti di 15 nazioni diverse hanno accolto con entusiasmo la proposta e tante altre si stanno aggiungendo. La partecipazione attiva arriva da più componenti:

  • Le insegnanti
  • Gli alunni, da casa
  • Le famiglie
  • Nuove insegnanti eTwinners
  • Insegnanti in pensione
  • Dirigenti scolastici
  • Ex alunni

Il progetto che ne è scaturito ha lo scopo di coinvolgere tutte le scuole che sono state per prime “rinchiuse” a causa dell’emergenza sanitaria e anche tutte quelle che sono rimaste fuori.
È uno spazio in cui tutti condividono buone pratiche, emozioni, pensieri, disegni, attività, manufatti, canzoni, giochi, lettere, esperienze di questo momento.
Vuole essere un’isola felice…rossa come il cuore che batte pieno di speranza.
Anche se siamo stati isolati, con eTwinning e l’aiuto della creatività e della fantasia possiamo viaggiare in tutta Europa e siamo in grado di “connetterci” con moltissimi amici “vecchi e nuovi”.

Quello di cui abbiamo bisogno adesso è la resilienza e anche la passione per il proprio lavoro. Se non credi nelle cose che fai, non puoi raggiungere la cima della montagna