Luisa Castellanos

“Non sono stata sempre brava nello studio, ma sono diventata ingegnere. È stato grazie al lavoro duro, alla dedizione e anche a Erasmus.”

Penso che per capire cosa significa l’Erasmus ed in generale l’educazione nella mia vita, bisogna sapere prima da dove sono partita, e dove mi ritrovo adesso. In sostanza, dire che ho fatto un po’ il giro del mondo non è una cosa così sbagliata, considerando che ormai ho già vissuto in diversi paesi. 

 

La mia storia inizia in un paese lontano chiamato El Salvador, dove ho passato la maggior parte della mia vita. Ora sono laureata in due rami dell’ingeneria, perciò sono Ingegnere Bomedico e Meccanico; per il momento mi ritrovo a svolgere attività di ricerca per l’Univeristà Tecnica di Graz in Austria, e conto d’iniziare a breve un dottorato, anche se, per ora, mi manca la borsa (confido che non manchi così tanto a poter prenderne una). Come risulta facile immaginare, passare da un posto all’altro non è stata una passeggiata, ha richiesto molto impegno e, soprattutto, molta tenacia. Devo riconoscere che senza i diversi aiuti che ho ricevuto per lo studio tutto questo non sarebbe mai stato possibile. 

Il mio tragitto è iniziato ottenendo delle borse di studio per andare alla scuola “Colegio Español Padre Arrupe”, una delle scuole più prestigiose e di maggiore qualità educativa nel mio paese, finanziata in buona parte dal governo spagnolo. Poi, questa stessa educazione è stata quella che mi ha permesso d’accedere all’Università Don Bosco, dove ho avuto anche la possibilità di candidarmi a delle borse di mobilità; la borsa Erasmus Globus mi ha portato in Italia, a Cagliari, dove è cominciata la mia vera avventura. Questa esperienza all’estero non mi apre soltanto le porte ad un nuovo mondo e modi di vivere, ma mi mostra anche che, forse, potrei arrivare più lontano di quanto avrei pensato prima. Perciò, concluso il periodo della borsa Globus, decido di tornare in Italia ed iscrivermi ad un corso di laurea magistrale all’Università di Cagliari, facendo quella che molti riterrebbero una pazzia, perché ho scelto di cambiare specializzazione! E così, dopo la laurea in ingegneria biomedica nel mio Paese, ho conseguito anche un’altra laurea in ingegneria meccanica in Italia. Tuttavia, non ancora soddisfata, decido di candidarmi nuovamente per i progetti Erasmus, prendendo poi una borsa Erasmus Studio, ed una Erasmus for Traineeship, utilizzando entrambe per andare in Austria, all’Università Tecnica di Graz, dove attualmente sono impegnata in alcune collaborazioni. 

 

È stato un cammino con molti sacrifici, molto lavoro sodo, e che, sopratutto, ha richiesto più volte dei salti nel buio; in effetti potrei raccontare di molti episodi in cui ho dovuto viaggiare da un posto all’altro soltanto con lo zaino ed una valigia, prendendo pullman dopo pullman e, più di qualche volta, anche dormire in aeroporto. Nonostante ciò posso  dire che non ho nessun rimpianto: affrontando situazioni di difficoltà si riesce a testare le proprie abilità ed a scoprirne nuove. Inoltre devo aggiungere che questi giri mi hanno permesso di conoscere della gente meravigliosa e carina, che mi ha dato una seconda ed anche una terza famiglia, e dei veramente bravi amici. 

Per concludere, vorrei fare una confesione: io non sono stata sempre brava nello studio, da piccola ho anche riprovato matematica, e più di una volta…! Però, ironicamente, sono diventata ingegnere, ed ho anche avuto la possibilità di insegnare calcolo all’università! Molta intelligenza? Non penso, solo molta dedizione per studiare tutti i giorni le cose che non capisci bene. Ha ragione chi dice che, alla fin fine, la disciplina supererà l’intelligenza.